TELESFORO DA COSENZA
Liber prophetiarium
Ms.membr., sec. XV, mm 282x205, cc.75
Lat. 233 = alfa.M.5.27; folio 39v.
Biblioteca Estense di Modena
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Francesco Bianchi Ferrari
Modena, documentato dal 1487 - 1510
Crocefissione con i santi Girolamo e Francesco (Pala delle Tre Croci), datato 1490 - 1495 c.
Olio su tavola , cm 267 x 220
Galleria Estense, Modena (Inv. 442)
La pala proviene dalla chiesa di San Francesco a Mirandola; nel 1818 fu acquistata da Francesco IV d’Austria Este assieme alla cimasa raffigurante il Noli me tangere e la predella assai frammentaria con scene della Passione di Cristo, entrambe attualmente conservate nella Galleria Estense.
Attribuita a Bianchi Ferrari da Adolfo Venturi nel 1888, la tavola è ritenuta l’opera più antica dell’artista, databile alla fine degli anni ottanta del Quattrocento. Il modello di riferimento dell’affollata composizione è senza dubbio la monumentale Crocifissione affrescata fra il 1475 e il 1485 da Ercole de’ Roberti sui muri della distrutta cappella Garganelli in San Pietro a Bologna. Altre caratteristiche formali dell’opera sono invece riconducibili all’ambiente modenese: la rigida e netta definizione dei profili tipica dei maestri di tarsia attivi in città e soprattutto il naturalismo che promana dal san Francesco, dai torsi dei ladroni e dal gruppo delle Marie, che richiama i compianti in terracotta policroma di Guido Mazzoni.
Tratto da:
www.galleriaestense.org/opera/crocefissione-con-i-santi-g...
Agnolo degli Erri; Bartolomeo degli Erri
Modena, documentato dal 1441 al 1497; Modena, documentato dal 1460 al 1479
L’incoronazione della Vergine e santi - dettaglio
Tempera su tavola , cm. 288 x 220
Galleria Estense, Modena (Inv. 3337)
Eseguito fra il 1462 e il 1466 da Agnolo e Bartolomeo degli Erri per la Compagnia della Morte di Modena, il polittico fu venduto nel 1577 e acquistato dalla Galleria Estense nel 1884 per opera del giovane Adolfo Venturi, che l’aveva rintracciato nella chiesa di Cassano di Polinago.
Sospesa fra la fedeltà alla tradizione locale e l’adesione alla nuova cultura rinascimentale toscana, la pala è una delle opere più alte del Quattrocento modenese: seppure la meravigliosa carpenteria, conservatasi quasi intatta, riproponga la consueta struttura del polittico tardogotico diviso in scomparti, l’unità dell’assieme è raggiunta attraverso la precisa costruzione prospettica e la diffusa luminosità che pervade l’opera. Discendenti da una famiglia di lunga tradizione artistica, Agnolo e Bartolomeo degli Erri contribuirono alla diffusione delle forme rinascimentali in Valle Padana costituendo il parallelo modenese all’opera rinnovatrice di Francesco del Cossa e Marco Zoppo a Ferrara e a Bologna.
Tratto da:
www.galleriaestense.org/opera/lincoronazione-della-vergin...
Francesco Bianchi Ferrari
Modena, documentato dal 1487 - 1510
Crocefissione con i santi Girolamo e Francesco (Pala delle Tre Croci), datato 1490 - 1495 c.
Olio su tavola , cm 267 x 220
Galleria Estense, Modena (Inv. 442)
La pala proviene dalla chiesa di San Francesco a Mirandola; nel 1818 fu acquistata da Francesco IV d’Austria Este assieme alla cimasa raffigurante il Noli me tangere e la predella assai frammentaria con scene della Passione di Cristo, entrambe attualmente conservate nella Galleria Estense.
Attribuita a Bianchi Ferrari da Adolfo Venturi nel 1888, la tavola è ritenuta l’opera più antica dell’artista, databile alla fine degli anni ottanta del Quattrocento. Il modello di riferimento dell’affollata composizione è senza dubbio la monumentale Crocifissione affrescata fra il 1475 e il 1485 da Ercole de’ Roberti sui muri della distrutta cappella Garganelli in San Pietro a Bologna. Altre caratteristiche formali dell’opera sono invece riconducibili all’ambiente modenese: la rigida e netta definizione dei profili tipica dei maestri di tarsia attivi in città e soprattutto il naturalismo che promana dal san Francesco, dai torsi dei ladroni e dal gruppo delle Marie, che richiama i compianti in terracotta policroma di Guido Mazzoni.
Tratto da:
www.galleriaestense.org/opera/crocefissione-con-i-santi-g...
Agnolo degli Erri; Bartolomeo degli Erri
Modena, documentato dal 1441 al 1497; Modena, documentato dal 1460 al 1479
L’incoronazione della Vergine e santi - dettaglio
Tempera su tavola , cm. 288 x 220
Galleria Estense, Modena (Inv. 3337)
Eseguito fra il 1462 e il 1466 da Agnolo e Bartolomeo degli Erri per la Compagnia della Morte di Modena, il polittico fu venduto nel 1577 e acquistato dalla Galleria Estense nel 1884 per opera del giovane Adolfo Venturi, che l’aveva rintracciato nella chiesa di Cassano di Polinago.
Sospesa fra la fedeltà alla tradizione locale e l’adesione alla nuova cultura rinascimentale toscana, la pala è una delle opere più alte del Quattrocento modenese: seppure la meravigliosa carpenteria, conservatasi quasi intatta, riproponga la consueta struttura del polittico tardogotico diviso in scomparti, l’unità dell’assieme è raggiunta attraverso la precisa costruzione prospettica e la diffusa luminosità che pervade l’opera. Discendenti da una famiglia di lunga tradizione artistica, Agnolo e Bartolomeo degli Erri contribuirono alla diffusione delle forme rinascimentali in Valle Padana costituendo il parallelo modenese all’opera rinnovatrice di Francesco del Cossa e Marco Zoppo a Ferrara e a Bologna.
Tratto da:
www.galleriaestense.org/opera/lincoronazione-della-vergin...