
Ritenzione Idrica - Cellulite - Gambe dalla Pelle Stanca e meno Tonica
Una Formula a base di 12 Erbe Officinali .. ( Da 100 ml € 12.50 ).
La Ritenzione Idrica alle Gambe e i Glutei è uno dei più antipatici problemi antiestetici che riguarda il genere femminile. In realtà, non si tratta solo di una questione estetica, ma di Salute vera e propria. La Ritenzione Idrica infatti, causa Gonfiore e Pesantezza alle Gambe e può portare all'accumulo di ristagno liquido che sfocia nella tanto odiata Cellulite. le piante presenti nel composto favoriscono l’eliminazione dei liquidi in eccesso con effetto drenante liberando cosi il vostro corpo dalle scorie le tossine
La formula è utile in caso:
Ritenzione Idrica - Gambe, caviglie e dita gonfie - Acidi urici in eccesso - Cistite - Calcoli Renali.
Proprietà delle piante presenti nella Formula :
Betulla (Betula pendula Roth) Mattioli ci parla a lungo di Betulla e della sua meravigliosa virtù "di rompere le pietre tanto dei reni quanto della vescica, di togliere le macchie e sanare le ulcere della bocca". Si utilizzano le foglie caratterizzate da salicilato di metile, flavonoidi, tannini e resine che insieme favoriscono un effetto drenante e l'eliminazione dei liquidi in eccesso soprattutto se combinata con altre e specifiche sostanze vegetali. Tradizionalmente i preparati depurativi sono sempre costituiti da più piante in modo da agire a livello di tutti gli organi emuntori e favorire una più efficace eliminazione delle scorie e tossine.
Mais (Zea mais L.) Questa graminacea coltivata di origine tropicale è una delle cinque specie che sono la base alimentare dell'umanità. Oltre alla granella amidacea di uso zootecnico o alimentare sono le "barbe" del mais ad avere un impiego in fitoterapia. Queste barbe sono costituite dai lunghissimi stili fiorali (impropriamente detti stimmi) che fuoriescono dalla pannocchia in fioritura. Da sempre sono impiegate in tisana per l'effetto di stimolo alla diuresi e quindi nella eliminazione dei liquidi in eccesso.
Equiseto (Equisetum arvense L.) La coda cavallina è una pianta primordiale, che vive lungo le rive delle acque interne. Forma estesi intrecci di rizomi sotterranei da cui emergono in primavera prima i fusti sporiferi (simili a pigne) e successivamente i fusti sterili. Questi, da cui si trae la droga, sono talmente ricchi di silice che ottundono le lame delle falci. Inoltre vi si trovano sostanze flavonoidiche responsabili della spiccata azione diuretica. Per questo l'equiseto esplica un' azione perfettamente bilanciata: remineralizzante e diuretica.
Verga d'oro (Solidago virga-aurea L.) Sul limitare dei boschi si vedono i lunghi fusti fioriti a fine estate, che gli meritano il nome. I fiori gialli e la sommità hanno un aroma leggero simile a quello del girasole. La droga (sommità fiorita) è ricchissima di flavonoidi, in particolare rutina. L'azione è insieme antinfiammatoria e diuretica, riducendo i disturbi derivanti dalla ritenzione urinaria associata a stati infiammatori dell'apparato circolatorio.
Spirea (Filipendula ulmaria L.) Erba perenne che cresce in prossimità dell'acqua. Forse proprio questo aver sempre i "piedi nell'acqua" gli ha fatto sviluppare quelle sostanze che noi sappiamo essere benefiche contro i mali connessi con il freddo e l'umidità, come i reumi e l'artrite. I salicilati presenti nella spirea sono inoltre responsabili di un effetto analgesico e diuretico, capace di favorire la riduzione di edemi. Spesso utilizzata in preparazioni per la riduzione della cellulite.
Gramigna (Agropyron repens L.) Nota per essere una vera disdetta di ogni ortolano, questa pianta erbacea perenne della famiglia del frumento nasconde nei suoi rizomi sotterranei color avorio le sue proprietà benefiche. Contiene zuccheri complessi (fruttosano, inositolo e mannitolo) mucillagini e silice. Nell'olio essenziale vi è l'agropirene, sostanza dalle proprietà batteriostatiche. Favorisce la diuresi e aiuta a mantenere le condizioni fisiologiche del tratto urinario.
Pungitopo (Ruscus aculeatus L.) Questa singolare Liliacea è in realtà un albero in miniatura che si è adattato a vivere in condizioni di siccità. Per questo è priva di foglie vere ma ha solo rami appiattiti che vi assomigliano. Il rizoma contiene quantità significative di saponine estratte come principi attivi di valore farmaceutico. Il suo impiego con altre e specifiche sostanze vegetali è efficace per favorire il microcircolo venoso a livello periferico e amplificare l'azione diuretica.
Frassino (Fraxinus excelsior L.) Albero imponente delle foreste planiziarie dell'Europa centrale e meridionale. Il legno da sempre pregiato per la robustezza e la flessibilità, veniva usato nell'antichità per fabbricare archi e balestre. La droga ottenuta dalle foglie palmato-settate è invece utilizzata tradizionalmente come estratto o infuso diaforetico e diuretico, benefico specialmente verso la gotta..
Pioppo (Populus nigra L.) Alberi talora imponenti con foglie a "delta" che stormiscono al vento sonoramente. Tutti ne conosciamo il "polline" lanuginoso disperso a fine maggio, in realtà sono i semi che volteggiano all'interno di un fiocco cotonoso e sono dispersi nell'aria. Il legno docile e di poco pregio è usato per fabbricare cassette e pallets. In fitoterapia se ne utilizzano le gemme per il potere antisettico e la corteccia ricca di sali minerali e tannini come disinfettante delle vie urinarie.
Carciofo (Cynara scolymus L.) Il nome Cynara nasce come cinara(cenere) perché era una pianta concimata con la cenere. Il frutto è commestibile e ricco di ferro mentre le foglie sono state da sempre utilizzate per le proprietà depurative e disintossicanti del fegato. Tale effetto è legato alla presenza di sostanze amare, come appunto la cinarina. È tradizione erboristica associare all'amaro un effetto di pulizia e rigenerante per l'organismo. L'amaro stimola infatti la produzione di enzimi deputati al catabolismo ed eliminazione delle sostanze tossiche in eccesso.
Pilosella (Hieracium pilosella L.) Nei prati aridi e asciutti prospera questa piccola pianta dalle foglie ricche di lunghi peli epidermici che gli hanno valso il nome comune e sono utili per il suo riconoscimento botanico. I fiori, di un giallo brillante, assomigliano a quelli del tarassaco. La pianta fresca possiede un succo ricco di principi diuretici che aumentano notevolmente il volume quotidiano di urina.
Uva ursina (Arctostaphylos uva-ursi. L.) Piccolo arbusto strisciante che copre interi versanti delle nostre montagne. La vegetazione bassa e coriacea resiste alle nevi e ai geli intensi. Le sue foglie sono raccolte da secoli per trattare i disturbi delle basse vie urinarie (vescica e uretra) grazie all'azione combinata di molecole della famiglia degli idrochinoni (antibatterici) e tannini (antinfiammatori).
Bibliografie
Enrica Campanini – Dizionario di fitoterapia e piante medicinali, tecniche nuove, Milano, 1998
Repertorio Fitoterapico 2° edizione (Refit), OEMF, Milano, 1996
Jean Valnet – Fitoterapia Cura delle malattie con le piante, Giunti Martello, Firenze, 1984
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