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UN VIAGGIO TRA FEDE - TRADIZIONE - CULTURA: PROCESSIONE DELL'ADDOLORATA 3 by Maria Grazia Marrulli

© Maria Grazia Marrulli, all rights reserved.

UN VIAGGIO TRA FEDE - TRADIZIONE - CULTURA: PROCESSIONE DELL'ADDOLORATA 3

© TUTTI I DIRITTI RISERVATI ©
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Tutti i miei lavori sono protetti da Copyright (©), si prega di mandarmi una mail se si desidera comprare o usare uno qualunque dei miei lavori.
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Il Pellegrinaggio dell’Addolorata è uno dei momenti più emozionanti e solenne della Settimana Santa di Taranto.
A mezzanotte, si apre il portone della chiesa di San Domenico (nella città Vecchia) e compare il troccolante che sarà seguito dal corteo sacro poi la Beata Vergine Addolorata si affaccia dal tempio maggiore dando inizio a una processione che segna il cammino penitenziale dei confratelli.
I Confratelli di San Domenico vestono con un sacco bianco, la mozzetta, un rosario per cintura e il capo coperto da un cappuccio fermato da una corona di spine, mentre sulle spalle cade un cappello, modello saturno. Sul lato sinistro della mozzetta essi recano una piastra metallica ovale con il volto dell'Addolorata e la scritta Mater dolorosa. Le poste, ossia le coppie di confratelli pellegrini, sono quindici.
Tre crociferi, ossia tre portatori di croci, gli unici confratelli scalzi simboleggiano le tre cadute di Cristo verso il Calvario; essi si intervallano nel corteo, alle poste – le coppie di confratelli incappucciati.
Le poste seguono le pesare, due ragazzini vestiti da confratelli senza cappuccio e cappello, che recano appesi al collo due pesi di legno, un rimando alle corde portate dai Flagellanti nel Medioevo, da cui pendevano pietre con cui essi si fustigavano fino a grondare sangue. Più semplicemente per altri quei pesi di legno simboleggiano il peso dei peccati di ogni uomo. Tutto il corteo procede al ritmo delle struggenti Marce Funebri con cui si svolge la nazzecata, ossia il lentissimo incedere ondulato dei confratelli scandito dal suono della troccola, una tavoletta di legno composta da maniglie di legno che viene ruotata in senso alternato producendo un "tric trac" , da cui forse deriverebbe il termine "troccola" come onomatopea, che comunque ha radici greche da tròcalos. Un privilegio dunque riconosciuto al troccolante che vibrando la troccola afferma il suo compito, talvolta in forme esibitorie, di accelerare o ritardare il passo del corteo.
Il momento più emozionante è l'apparizione dell'Addolorata, una statua bellissima della metà del Seicento, molto espressiva, una icona che catalizza su di sé lo sguardo collettivo, vestita di nero e che sofferente vagherà tutta la notte in cerca del figlio, dalla città vecchia al Borgo e dal Borgo alla Città Vecchia per rientrare nel primo pomeriggio.

Qualche ora dopo alle 17 si apre il portone della Chiesa del Carmine nel Borgo di Taranto e ha inizio la Processione dei Misteri.

La Settimana Santa di Taranto è un evento religioso e culturale di grande importanza per la città. Ogni anno, a partire dalla Domenica delle Palme, la città si trasforma in un palcoscenico dove i fedeli e i turisti possono assistere a riti antichi che affondano le radici nei secoli, in particolare durante il periodo della dominazione spagnola nel sud Italia.

drintle.com/la-settimana-santa-di-taranto-puglia-pasqua-e...

UN VIAGGIO TRA FEDE - TRADIZIONE - CULTURA: PROCESSIONE DELL'ADDOLORATA 2 by Maria Grazia Marrulli

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UN VIAGGIO TRA FEDE - TRADIZIONE - CULTURA: PROCESSIONE DELL'ADDOLORATA 2

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Il Pellegrinaggio dell’Addolorata è uno dei momenti più emozionanti e solenne della Settimana Santa di Taranto.
A mezzanotte, si apre il portone della chiesa di San Domenico (nella città Vecchia) e compare il troccolante che sarà seguito dal corteo sacro poi la Beata Vergine Addolorata si affaccia dal tempio maggiore dando inizio a una processione che segna il cammino penitenziale dei confratelli.
I Confratelli di San Domenico vestono con un sacco bianco, la mozzetta, un rosario per cintura e il capo coperto da un cappuccio fermato da una corona di spine, mentre sulle spalle cade un cappello, modello saturno. Sul lato sinistro della mozzetta essi recano una piastra metallica ovale con il volto dell'Addolorata e la scritta Mater dolorosa. Le poste, ossia le coppie di confratelli pellegrini, sono quindici.
Tre crociferi, ossia tre portatori di croci, gli unici confratelli scalzi simboleggiano le tre cadute di Cristo verso il Calvario; essi si intervallano nel corteo, alle poste – le coppie di confratelli incappucciati.
Le poste seguono le pesare, due ragazzini vestiti da confratelli senza cappuccio e cappello, che recano appesi al collo due pesi di legno, un rimando alle corde portate dai Flagellanti nel Medioevo, da cui pendevano pietre con cui essi si fustigavano fino a grondare sangue. Più semplicemente per altri quei pesi di legno simboleggiano il peso dei peccati di ogni uomo. Tutto il corteo procede al ritmo delle struggenti Marce Funebri con cui si svolge la nazzecata, ossia il lentissimo incedere ondulato dei confratelli scandito dal suono della troccola, una tavoletta di legno composta da maniglie di legno che viene ruotata in senso alternato producendo un "tric trac" , da cui forse deriverebbe il termine "troccola" come onomatopea, che comunque ha radici greche da tròcalos. Un privilegio dunque riconosciuto al troccolante che vibrando la troccola afferma il suo compito, talvolta in forme esibitorie, di accelerare o ritardare il passo del corteo.
Il momento più emozionante è l'apparizione dell'Addolorata, una statua bellissima della metà del Seicento, molto espressiva, una icona che catalizza su di sé lo sguardo collettivo, vestita di nero e che sofferente vagherà tutta la notte in cerca del figlio, dalla città vecchia al Borgo e dal Borgo alla Città Vecchia per rientrare nel primo pomeriggio.

Qualche ora dopo alle 17 si apre il portone della Chiesa del Carmine nel Borgo di Taranto e ha inizio la Processione dei Misteri.

La Settimana Santa di Taranto è un evento religioso e culturale di grande importanza per la città. Ogni anno, a partire dalla Domenica delle Palme, la città si trasforma in un palcoscenico dove i fedeli e i turisti possono assistere a riti antichi che affondano le radici nei secoli, in particolare durante il periodo della dominazione spagnola nel sud Italia.

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UN VIAGGIO TRA FEDE - TRADIZIONE - CULTURA: PROCESSIONE DELL'ADDOLORATA 1 by Maria Grazia Marrulli

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UN VIAGGIO TRA FEDE - TRADIZIONE - CULTURA: PROCESSIONE DELL'ADDOLORATA 1

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I Confratelli di San Domenico vestono con un sacco bianco, la mozzetta, un rosario per cintura e il capo coperto da un cappuccio fermato da una corona di spine, mentre sulle spalle cade un cappello, modello saturno. Sul lato sinistro della mozzetta essi recano una piastra metallica ovale con il volto dell'Addolorata e la scritta Mater dolorosa. Le poste, ossia le coppie di confratelli pellegrini, sono quindici.
Tre crociferi, ossia tre portatori di croci, gli unici confratelli scalzi simboleggiano le tre cadute di Cristo verso il Calvario; essi si intervallano nel corteo, alle poste – le coppie di confratelli incappucciati.
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Il momento più emozionante è l'apparizione dell'Addolorata, una statua bellissima della metà del Seicento, molto espressiva, una icona che catalizza su di sé lo sguardo collettivo, vestita di nero e che sofferente vagherà tutta la notte in cerca del figlio, dalla città vecchia al Borgo e dal Borgo alla Città Vecchia per rientrare nel primo pomeriggio.

Qualche ora dopo alle 17 si apre il portone della Chiesa del Carmine nel Borgo di Taranto e ha inizio la Processione dei Misteri.

La Settimana Santa di Taranto è un evento religioso e culturale di grande importanza per la città. Ogni anno, a partire dalla Domenica delle Palme, la città si trasforma in un palcoscenico dove i fedeli e i turisti possono assistere a riti antichi che affondano le radici nei secoli, in particolare durante il periodo della dominazione spagnola nel sud Italia.

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BUON COMPLEANNO FELLINI...20 gennaio2025...105 anni dalla nascita by Maria Grazia Marrulli

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BUON COMPLEANNO FELLINI...20 gennaio2025...105 anni dalla nascita

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"BUON COMPLEANNO FELLINI"
20 gennaio 1920

dal film "I CLOWNS" di Federico Fellini

www.youtube.com/watch?v=xbN791sRneU

dal film "LA STRADA" di Federico Fellini

www.bing.com/videos/riverview/relatedvideo?q=il+mangiafuo...


Fellini affermava "la vita è un circo"


01/21/2025 - h. 22:00:00

ATMOSFERE DI FESTIVITA' NATALIZIE - n. 3 - 2024 by Maria Grazia Marrulli

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ATMOSFERE DI FESTIVITA' NATALIZIE - n. 3 - 2024

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Candele a Candelara - 21° EDIZIONE 2024

www.candelara.it/


GLI ZAMPOGNARI

Fa pensare quel suono
arrivato con i semplici pastori
in giro per presepi

E' un bel sentire
che riporta ai tempi passati

Per i bambini di ieri era l'arrivo delle feste
erano i regali di Natale sognati

Anche poeti e scrittori li hanno raccontati

di MG Marrulli

.................................................................................................
Grazie a tutti per il vostro apprezzamento, mi gratifica.
PS: scusate amici e visitatori, ma sono in difficoltà e non potrò ricambiare le più visite di alcuni tra voi, sono costretta a venirvi a trovare solo un po' per volta ... Un affettuoso abbraccio
------------------------
Thank you all for your appreciation, it gratifies me.
PS: sorry friends and visitors, but they are in difficulty and I will not be able to reciprocate the more visits of some of you, I am forced to visit you only a little at a time ... An affectionate hug

ATMOSFERE DI FESTIVITA' NATALIZIE - n. 2 - 2024 by Maria Grazia Marrulli

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ATMOSFERE DI FESTIVITA' NATALIZIE - n. 2 - 2024

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Candele a Candelara - 21° EDIZIONE 2024

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Grazie a tutti per il vostro apprezzamento, mi gratifica.
PS: scusate amici e visitatori, ma sono in difficoltà e non potrò ricambiare le più visite di alcuni tra voi, sono costretta a venirvi a trovare solo un po' per volta ... Un affettuoso abbraccio
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Thank you all for your appreciation, it gratifies me.
PS: sorry friends and visitors, but they are in difficulty and I will not be able to reciprocate the more visits of some of you, I am forced to visit you only a little at a time ... An affectionate hug

IN.FIERA … FOOD - COLLEZ FOTO ARREDO 16 by Maria Grazia Marrulli

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IN.FIERA … FOOD - COLLEZ FOTO ARREDO 16

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IN.FIERA … FOOD

“Abbasce ca vinne, ialze c'accatte” (abbassa il prezzo se vuoi vendere, alzalo se vuoi comprare) -

COLLEZIONE FOTO PER ARREDAMENTO - Proposte per la personalizzazione di ambienti interni. Le fotografie in vendita possono essere stampate in diverso formato, su supporti vari

MOSTRA FOTOG PERS - VOCI DI DONNE IN CAMMINO n. 17 by Maria Grazia Marrulli

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MOSTRA FOTOG PERS - VOCI DI DONNE IN CAMMINO n. 17

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MOSTRA PERSONALE-VOCI DI DONNE IN CAMMINO

Il fenomeno migratorio, da sempre è stato un agente fondamentale del processo di trasformazione del mondo.
Ciascuno porta con sé il proprio bagaglio culturale, la propria storia, la lingua, i costumi, le abitudini…le proprie paure determinate anche dalle distanze, dalla lontananza dei propri cari, dal timore di perdere la propria identità.
C’è questo senso di estraneità in chi arriva e in chi sta, quell’essere stranieri che accomuna.
Ho scelto di raccontare attraverso le voci delle donne e ho aggiunto sul colore una velatura rosa come linguaggio al femminile che accomuna e integra.
Ho ascoltato il loro disagio per il lavoro, per la casa e per le solitudini.
Ho ascoltato i loro bisogni di serenità con la ricerca di aggregazione, del ricongiungimento con la propria famiglia e del diritto ad essere madri.
Donne diverse per le culture e per le storie che portano con sé ma uguali nei bisogni come linguaggio universale.
Si può arrivare all’integrazione mantenendo le rispettive differenze ed è proprio la memoria di quelle culture che darà sicurezza e aiuterà a costruire il nuovo patrimonio culturale comune.
Si potranno disegnare nuovi paesaggi impregnati di vecchie e nuove storie e le storie ricche di vecchi e nuovi personaggi, di amore per le proprie terre, di riflessioni sulla nuova vita: il nostro presente nei nuovi incontri.
E’ importante mostrare apertura alla conoscenza senza timore di annullare ciascuno le proprie identità.

........................................

La mostra inizia con l'arrivo delle donne e il confronto con le loro aspettative. Arrivano i primi sconforti nella ricerca del lavoro e poi della casa. Molte volte ci si accontenta, si convive in modo provvisorio e con disagi. Sembra che il tempo vada a rilento ma non la propria speranza. E' dura iniziare.

I REMEMBER 16 ... TRA RITI SACRI E TRADIZIONI-IL VENERDI' SANTO by Maria Grazia Marrulli

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I REMEMBER 16 ... TRA RITI SACRI E TRADIZIONI-IL VENERDI' SANTO

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I riti della Settimana Santa a Grottaglie: dal ‘600 ai giorni nostri
grottagliesitablog.wordpress.com/2008/03/15/i-riti-della-...
I riti della Settimana Santa si fanno risalire all’epoca della dominazione spagnola nell’Italia meridionale.
Le manifestazioni per ricordare la Passione e la morte di Cristo hanno ancora molte affinità con quelle di alcune città della Spagna.
A Grottaglie, la processione dei Misteri, è curata fin dai primi anni del Settecento dalla Confraternita del Purgatorio.
I riti della Settimana Santa iniziavano il Giovedì di Passione, quando la Confraternita del Purgatorio traslava la Vergine Addolorata dalla Chiesa delle Clarisse alla Chiesa Madre. La statua entrava in Chiesa alla fine della predica quaresimale, dopo che il Priore bussava per tre volte al portone interno della stessa. Il Venerdì di Passione, i confratelli del Purgatorio, rivestiti con l’abito sacro e incappucciati, portavano in processione la Madonna Addolorata cantando inni sacri intervallati dalle note della banda musicale.
Il pellegrinaggio dei “Bbubbli Bbubbli a lla scazáta” (confratelli della Confraternita del Carmine scalzi) è uno dei pochi riti ancora rimasti intatti, svolto sia di Giovedì che di Venerdì Santo, fino all’inizio della cerimonia della Passione e Morte del Signore.
Il Venerdì Santo, a conclusione del rito della Passio Christi, uscivano le sacre statue dei Misteri con la Vergine Addolorata a cura della Confraternita del Purgatorio; una processione che ancora oggi resiste e che vede tanta religiosità popolare e suggestione per quei volti sofferenti di Cristo e di Sua Madre. Le statue dei "misteri", portate a spalle da confratelli e da uomini vestiti di nero erano accompagnate da donne in abito di lutto, tra le struggenti note di inni religiosi e funerei, che obbligavano a meditare sul mistero della morte e della resurrezione.
Cinque tra le sacre statue sono in cartapesta e si pensa che possano risalire ad un periodo compreso tra la fine del Settecento e gli inizi dell'Ottocento: "Cristo all'orto", "Cristo alla colonna", "Cristo alla canna", "la Cascata" e "Cristo crocifisso". In legno è invece il "Cristo Morto", mentre "l'Addolorata" è rappresentata da un tipico manichino rivestito con abiti in tessuto nero.
Nella processione dei Misteri, i Confratelli della Confraternita del Purgatorio portano a spalla solo il Cristo Morto e la Madonna Addolorata e, durante il suo svolgersi, viene spesso cantato lo struggente "Inno a Cristo Morto", musicato nella prima metà del Novecento dal Maestro Giuseppe Cardone su versi di Maria Ciocia D'Ettole.
Particolare interesse suscitavano gli “squilli di tromba” seguiti dai “lugubri rintocchi del tamburo” e dal “fragoroso crepitare della troccola” agitata nervosamente dalla mano del confratello, che ad intervalli regolari si udivano nel silenzio della notte

I REMEMBER 18 ... TRA RITI SACRI E TRADIZIONI-IL VENERDI' SANTO by Maria Grazia Marrulli

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I REMEMBER 18 ... TRA RITI SACRI E TRADIZIONI-IL VENERDI' SANTO

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I riti della Settimana Santa a Grottaglie: dal ‘600 ai giorni nostri
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I riti della Settimana Santa si fanno risalire all’epoca della dominazione spagnola nell’Italia meridionale.
Le manifestazioni per ricordare la Passione e la morte di Cristo hanno ancora molte affinità con quelle di alcune città della Spagna.
A Grottaglie, la processione dei Misteri, è curata fin dai primi anni del Settecento dalla Confraternita del Purgatorio.
I riti della Settimana Santa iniziavano il Giovedì di Passione, quando la Confraternita del Purgatorio traslava la Vergine Addolorata dalla Chiesa delle Clarisse alla Chiesa Madre. La statua entrava in Chiesa alla fine della predica quaresimale, dopo che il Priore bussava per tre volte al portone interno della stessa. Il Venerdì di Passione, i confratelli del Purgatorio, rivestiti con l’abito sacro e incappucciati, portavano in processione la Madonna Addolorata cantando inni sacri intervallati dalle note della banda musicale.
Il pellegrinaggio dei “Bbubbli Bbubbli a lla scazáta” (confratelli della Confraternita del Carmine scalzi) è uno dei pochi riti ancora rimasti intatti, svolto sia di Giovedì che di Venerdì Santo, fino all’inizio della cerimonia della Passione e Morte del Signore.
Il Venerdì Santo, a conclusione del rito della Passio Christi, uscivano le sacre statue dei Misteri con la Vergine Addolorata a cura della Confraternita del Purgatorio; una processione che ancora oggi resiste e che vede tanta religiosità popolare e suggestione per quei volti sofferenti di Cristo e di Sua Madre. Le statue dei "misteri", portate a spalle da confratelli e da uomini vestiti di nero erano accompagnate da donne in abito di lutto, tra le struggenti note di inni religiosi e funerei, che obbligavano a meditare sul mistero della morte e della resurrezione.
Cinque tra le sacre statue sono in cartapesta e si pensa che possano risalire ad un periodo compreso tra la fine del Settecento e gli inizi dell'Ottocento: "Cristo all'orto", "Cristo alla colonna", "Cristo alla canna", "la Cascata" e "Cristo crocifisso". In legno è invece il "Cristo Morto", mentre "l'Addolorata" è rappresentata da un tipico manichino rivestito con abiti in tessuto nero.
Nella processione dei Misteri, i Confratelli della Confraternita del Purgatorio portano a spalla solo il Cristo Morto e la Madonna Addolorata e, durante il suo svolgersi, viene spesso cantato lo struggente "Inno a Cristo Morto", musicato nella prima metà del Novecento dal Maestro Giuseppe Cardone su versi di Maria Ciocia D'Ettole.
Particolare interesse suscitavano gli “squilli di tromba” seguiti dai “lugubri rintocchi del tamburo” e dal “fragoroso crepitare della troccola” agitata nervosamente dalla mano del confratello, che ad intervalli regolari si udivano nel silenzio della notte

I REMEMBER 17 ... TRA RITI SACRI E TRADIZIONI-IL VENERDI' SANTO by Maria Grazia Marrulli

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I riti della Settimana Santa a Grottaglie: dal ‘600 ai giorni nostri
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I riti della Settimana Santa si fanno risalire all’epoca della dominazione spagnola nell’Italia meridionale.
Le manifestazioni per ricordare la Passione e la morte di Cristo hanno ancora molte affinità con quelle di alcune città della Spagna.
A Grottaglie, la processione dei Misteri, è curata fin dai primi anni del Settecento dalla Confraternita del Purgatorio.
I riti della Settimana Santa iniziavano il Giovedì di Passione, quando la Confraternita del Purgatorio traslava la Vergine Addolorata dalla Chiesa delle Clarisse alla Chiesa Madre. La statua entrava in Chiesa alla fine della predica quaresimale, dopo che il Priore bussava per tre volte al portone interno della stessa. Il Venerdì di Passione, i confratelli del Purgatorio, rivestiti con l’abito sacro e incappucciati, portavano in processione la Madonna Addolorata cantando inni sacri intervallati dalle note della banda musicale.
Il pellegrinaggio dei “Bbubbli Bbubbli a lla scazáta” (confratelli della Confraternita del Carmine scalzi) è uno dei pochi riti ancora rimasti intatti, svolto sia di Giovedì che di Venerdì Santo, fino all’inizio della cerimonia della Passione e Morte del Signore.
Il Venerdì Santo, a conclusione del rito della Passio Christi, uscivano le sacre statue dei Misteri con la Vergine Addolorata a cura della Confraternita del Purgatorio; una processione che ancora oggi resiste e che vede tanta religiosità popolare e suggestione per quei volti sofferenti di Cristo e di Sua Madre. Le statue dei "misteri", portate a spalle da confratelli e da uomini vestiti di nero erano accompagnate da donne in abito di lutto, tra le struggenti note di inni religiosi e funerei, che obbligavano a meditare sul mistero della morte e della resurrezione.
Cinque tra le sacre statue sono in cartapesta e si pensa che possano risalire ad un periodo compreso tra la fine del Settecento e gli inizi dell'Ottocento: "Cristo all'orto", "Cristo alla colonna", "Cristo alla canna", "la Cascata" e "Cristo crocifisso". In legno è invece il "Cristo Morto", mentre "l'Addolorata" è rappresentata da un tipico manichino rivestito con abiti in tessuto nero.
Nella processione dei Misteri, i Confratelli della Confraternita del Purgatorio portano a spalla solo il Cristo Morto e la Madonna Addolorata e, durante il suo svolgersi, viene spesso cantato lo struggente "Inno a Cristo Morto", musicato nella prima metà del Novecento dal Maestro Giuseppe Cardone su versi di Maria Ciocia D'Ettole.
Particolare interesse suscitavano gli “squilli di tromba” seguiti dai “lugubri rintocchi del tamburo” e dal “fragoroso crepitare della troccola” agitata nervosamente dalla mano del confratello, che ad intervalli regolari si udivano nel silenzio della notte

I REMEMBER 19 ... TRA RITI SACRI E TRADIZIONI - IL VENERDI' SANTO by Maria Grazia Marrulli

© Maria Grazia Marrulli, all rights reserved.

I REMEMBER 19 ... TRA RITI SACRI E TRADIZIONI - IL VENERDI' SANTO

© TUTTI I DIRITTI RISERVATI ©
Tutto il materiale nella mia galleria NON PUO' essere riprodotto, copiato, modificato, pubblicato, trasmesso e inserito da nessuna parte senza la mia autorizzazione scritta.
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Tutti i miei lavori sono protetti da Copyright (©), si prega di mandarmi una mail se si desidera comprare o usare uno qualunque dei miei lavori.
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I riti della Settimana Santa a Grottaglie: dal ‘600 ai giorni nostri
grottagliesitablog.wordpress.com/2008/03/15/i-riti-della-...
I riti della Settimana Santa si fanno risalire all’epoca della dominazione spagnola nell’Italia meridionale.
Le manifestazioni per ricordare la Passione e la morte di Cristo hanno ancora molte affinità con quelle di alcune città della Spagna.
A Grottaglie, la processione dei Misteri, è curata fin dai primi anni del Settecento dalla Confraternita del Purgatorio.
I riti della Settimana Santa iniziavano il Giovedì di Passione, quando la Confraternita del Purgatorio traslava la Vergine Addolorata dalla Chiesa delle Clarisse alla Chiesa Madre. La statua entrava in Chiesa alla fine della predica quaresimale, dopo che il Priore bussava per tre volte al portone interno della stessa. Il Venerdì di Passione, i confratelli del Purgatorio, rivestiti con l’abito sacro e incappucciati, portavano in processione la Madonna Addolorata cantando inni sacri intervallati dalle note della banda musicale.
Il pellegrinaggio dei “Bbubbli Bbubbli a lla scazáta” (confratelli della Confraternita del Carmine scalzi) è uno dei pochi riti ancora rimasti intatti, svolto sia di Giovedì che di Venerdì Santo, fino all’inizio della cerimonia della Passione e Morte del Signore.
Il Venerdì Santo, a conclusione del rito della Passio Christi, uscivano le sacre statue dei Misteri con la Vergine Addolorata a cura della Confraternita del Purgatorio; una processione che ancora oggi resiste e che vede tanta religiosità popolare e suggestione per quei volti sofferenti di Cristo e di Sua Madre. Le statue dei "misteri", portate a spalle da confratelli e da uomini vestiti di nero erano accompagnate da donne in abito di lutto, tra le struggenti note di inni religiosi e funerei, che obbligavano a meditare sul mistero della morte e della resurrezione.
Cinque tra le sacre statue sono in cartapesta e si pensa che possano risalire ad un periodo compreso tra la fine del Settecento e gli inizi dell'Ottocento: "Cristo all'orto", "Cristo alla colonna", "Cristo alla canna", "la Cascata" e "Cristo crocifisso". In legno è invece il "Cristo Morto", mentre "l'Addolorata" è rappresentata da un tipico manichino rivestito con abiti in tessuto nero.
Nella processione dei Misteri, i Confratelli della Confraternita del Purgatorio portano a spalla solo il Cristo Morto e la Madonna Addolorata e, durante il suo svolgersi, viene spesso cantato lo struggente "Inno a Cristo Morto", musicato nella prima metà del Novecento dal Maestro Giuseppe Cardone su versi di Maria Ciocia D'Ettole.
Particolare interesse suscitavano gli “squilli di tromba” seguiti dai “lugubri rintocchi del tamburo” e dal “fragoroso crepitare della troccola” agitata nervosamente dalla mano del confratello, che ad intervalli regolari si udivano nel silenzio della notte

I REMEMBER 14 ... TRA RITI SACRI E TRADIZIONI-IL VENERDI' SANTO by Maria Grazia Marrulli

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I REMEMBER 14 ... TRA RITI SACRI E TRADIZIONI-IL VENERDI' SANTO

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I riti della Settimana Santa a Grottaglie: dal ‘600 ai giorni nostri
grottagliesitablog.wordpress.com/2008/03/15/i-riti-della-...
I riti della Settimana Santa si fanno risalire all’epoca della dominazione spagnola nell’Italia meridionale.
Le manifestazioni per ricordare la Passione e la morte di Cristo hanno ancora molte affinità con quelle di alcune città della Spagna.
A Grottaglie, la processione dei Misteri, è curata fin dai primi anni del Settecento dalla Confraternita del Purgatorio.
I riti della Settimana Santa iniziavano il Giovedì di Passione, quando la Confraternita del Purgatorio traslava la Vergine Addolorata dalla Chiesa delle Clarisse alla Chiesa Madre. La statua entrava in Chiesa alla fine della predica quaresimale, dopo che il Priore bussava per tre volte al portone interno della stessa. Il Venerdì di Passione, i confratelli del Purgatorio, rivestiti con l’abito sacro e incappucciati, portavano in processione la Madonna Addolorata cantando inni sacri intervallati dalle note della banda musicale.
Il pellegrinaggio dei “Bbubbli Bbubbli a lla scazáta” (confratelli della Confraternita del Carmine scalzi) è uno dei pochi riti ancora rimasti intatti, svolto sia di Giovedì che di Venerdì Santo, fino all’inizio della cerimonia della Passione e Morte del Signore.
Il Venerdì Santo, a conclusione del rito della Passio Christi, uscivano le sacre statue dei Misteri con la Vergine Addolorata a cura della Confraternita del Purgatorio; una processione che ancora oggi resiste e che vede tanta religiosità popolare e suggestione per quei volti sofferenti di Cristo e di Sua Madre. Le statue dei "misteri", portate a spalle da confratelli e da uomini vestiti di nero erano accompagnate da donne in abito di lutto, tra le struggenti note di inni religiosi e funerei, che obbligavano a meditare sul mistero della morte e della resurrezione.
Cinque tra le sacre statue sono in cartapesta e si pensa che possano risalire ad un periodo compreso tra la fine del Settecento e gli inizi dell'Ottocento: "Cristo all'orto", "Cristo alla colonna", "Cristo alla canna", "la Cascata" e "Cristo crocifisso". In legno è invece il "Cristo Morto", mentre "l'Addolorata" è rappresentata da un tipico manichino rivestito con abiti in tessuto nero.
Nella processione dei Misteri, i Confratelli della Confraternita del Purgatorio portano a spalla solo il Cristo Morto e la Madonna Addolorata e, durante il suo svolgersi, viene spesso cantato lo struggente "Inno a Cristo Morto", musicato nella prima metà del Novecento dal Maestro Giuseppe Cardone su versi di Maria Ciocia D'Ettole.
Particolare interesse suscitavano gli “squilli di tromba” seguiti dai “lugubri rintocchi del tamburo” e dal “fragoroso crepitare della troccola” agitata nervosamente dalla mano del confratello, che ad intervalli regolari si udivano nel silenzio della notte

I REMEMBER 15 ... TRA RITI SACRI E TRADIZIONI-IL VENERDI' SANTO by Maria Grazia Marrulli

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I riti della Settimana Santa a Grottaglie: dal ‘600 ai giorni nostri
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I riti della Settimana Santa si fanno risalire all’epoca della dominazione spagnola nell’Italia meridionale.
Le manifestazioni per ricordare la Passione e la morte di Cristo hanno ancora molte affinità con quelle di alcune città della Spagna.
A Grottaglie, la processione dei Misteri, è curata fin dai primi anni del Settecento dalla Confraternita del Purgatorio.
I riti della Settimana Santa iniziavano il Giovedì di Passione, quando la Confraternita del Purgatorio traslava la Vergine Addolorata dalla Chiesa delle Clarisse alla Chiesa Madre. La statua entrava in Chiesa alla fine della predica quaresimale, dopo che il Priore bussava per tre volte al portone interno della stessa. Il Venerdì di Passione, i confratelli del Purgatorio, rivestiti con l’abito sacro e incappucciati, portavano in processione la Madonna Addolorata cantando inni sacri intervallati dalle note della banda musicale.
Il pellegrinaggio dei “Bbubbli Bbubbli a lla scazáta” (confratelli della Confraternita del Carmine scalzi) è uno dei pochi riti ancora rimasti intatti, svolto sia di Giovedì che di Venerdì Santo, fino all’inizio della cerimonia della Passione e Morte del Signore.
Il Venerdì Santo, a conclusione del rito della Passio Christi, uscivano le sacre statue dei Misteri con la Vergine Addolorata a cura della Confraternita del Purgatorio; una processione che ancora oggi resiste e che vede tanta religiosità popolare e suggestione per quei volti sofferenti di Cristo e di Sua Madre. Le statue dei "misteri", portate a spalle da confratelli e da uomini vestiti di nero erano accompagnate da donne in abito di lutto, tra le struggenti note di inni religiosi e funerei, che obbligavano a meditare sul mistero della morte e della resurrezione.
Cinque tra le sacre statue sono in cartapesta e si pensa che possano risalire ad un periodo compreso tra la fine del Settecento e gli inizi dell'Ottocento: "Cristo all'orto", "Cristo alla colonna", "Cristo alla canna", "la Cascata" e "Cristo crocifisso". In legno è invece il "Cristo Morto", mentre "l'Addolorata" è rappresentata da un tipico manichino rivestito con abiti in tessuto nero.
Nella processione dei Misteri, i Confratelli della Confraternita del Purgatorio portano a spalla solo il Cristo Morto e la Madonna Addolorata e, durante il suo svolgersi, viene spesso cantato lo struggente "Inno a Cristo Morto", musicato nella prima metà del Novecento dal Maestro Giuseppe Cardone su versi di Maria Ciocia D'Ettole.
Particolare interesse suscitavano gli “squilli di tromba” seguiti dai “lugubri rintocchi del tamburo” e dal “fragoroso crepitare della troccola” agitata nervosamente dalla mano del confratello, che ad intervalli regolari si udivano nel silenzio della notte

I REMEMBER 13 ... TRA RITI SACRI E TRADIZIONI-IL VENERDI' SANTO by Maria Grazia Marrulli

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A Grottaglie, la processione dei Misteri, è curata fin dai primi anni del Settecento dalla Confraternita del Purgatorio.
I riti della Settimana Santa iniziavano il Giovedì di Passione, quando la Confraternita del Purgatorio traslava la Vergine Addolorata dalla Chiesa delle Clarisse alla Chiesa Madre. La statua entrava in Chiesa alla fine della predica quaresimale, dopo che il Priore bussava per tre volte al portone interno della stessa. Il Venerdì di Passione, i confratelli del Purgatorio, rivestiti con l’abito sacro e incappucciati, portavano in processione la Madonna Addolorata cantando inni sacri intervallati dalle note della banda musicale.
Il pellegrinaggio dei “Bbubbli Bbubbli a lla scazáta” (confratelli della Confraternita del Carmine scalzi) è uno dei pochi riti ancora rimasti intatti, svolto sia di Giovedì che di Venerdì Santo, fino all’inizio della cerimonia della Passione e Morte del Signore.
Il Venerdì Santo, a conclusione del rito della Passio Christi, uscivano le sacre statue dei Misteri con la Vergine Addolorata a cura della Confraternita del Purgatorio; una processione che ancora oggi resiste e che vede tanta religiosità popolare e suggestione per quei volti sofferenti di Cristo e di Sua Madre. Le statue dei "misteri", portate a spalle da confratelli e da uomini vestiti di nero erano accompagnate da donne in abito di lutto, tra le struggenti note di inni religiosi e funerei, che obbligavano a meditare sul mistero della morte e della resurrezione.
Cinque tra le sacre statue sono in cartapesta e si pensa che possano risalire ad un periodo compreso tra la fine del Settecento e gli inizi dell'Ottocento: "Cristo all'orto", "Cristo alla colonna", "Cristo alla canna", "la Cascata" e "Cristo crocifisso". In legno è invece il "Cristo Morto", mentre "l'Addolorata" è rappresentata da un tipico manichino rivestito con abiti in tessuto nero.
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BUONE FESTE 2023- HAPPY HOLIDAYS 2023 - FELICES FIESTAS 2023 - BONNES FÊTES 2023 ... 1 by Maria Grazia Marrulli

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UDINE. VIA MERCATOVECCHIO by FRANCO600D

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RIFLESSI IN CENTRO


Immagine realizzata con lo smartphone HUAWEI MATE 20 PRO

MOSTRA FOTOG PERS - VOCI DI DONNE IN CAMMINO n. 16 by Maria Grazia Marrulli

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Il fenomeno migratorio, da sempre è stato un agente fondamentale del processo di trasformazione del mondo.

Ciascuno porta con sé il proprio bagaglio culturale, la propria storia, la lingua, i costumi, le abitudini…le proprie paure determinate anche dalle distanze, dalla lontananza dei propri cari, dal timore di perdere la propria identità.

Ho scelto di raccontare attraverso le voci delle donne e ho aggiunto sul colore una velatura rosa come linguaggio al femminile che accomuna e integra.

Ho ascoltato il loro disagio per il lavoro, per la casa e per le solitudini.

Ho ascoltato i loro bisogni di serenità con la ricerca di aggregazione, del ricongiungimento con la propria famiglia e del diritto ad essere madri.

Siamo donne diverse per le culture e per le storie di cui siamo impregnate ma siamo uguali nei bisogni come linguaggio universale.

IN.FIERA … ARTE URBANA - COLLEZ FOTO ARREDO n.9 - "INCONTRI SUI MURI" by Maria Grazia Marrulli

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IL RIENTRO DELL'ADDOLORATA-VENERDI' SANTO 5 by Maria Grazia Marrulli

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IL RIENTRO DELL'ADDOLORATA-VENERDI' SANTO 5

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I RITI DELLA SETTIMANA SANTA a Taranto raccontano la storia degli ultimi tre-quattrocento anni della rappresentazione massima della pietà popolare.

Dalla donazione dei Calò delle statue di Cristo Morto e dell’Addolorata ad oggi di tempo e acqua sotto al canale navigabile ne sono passati. Diverse fonti indicano il 4 aprile del 1765 lo svolgimento della prima processione dei Misteri. Altre fonti parlano del 1703.

L’attaccamento, il legame con le origini, ha permesso a Taranto di diventare negli anni la capitale italiana dei Riti della Settimana Santa, una allocuzione che ci sentiamo di fare poiché il suo ruolo nel panorama della pietà popolare è di primaria importanza per partecipazione, storia e seguito.
Alle 00.45, inizia il venerdì santo. Sul ballatoio di San Domenico, nella città vecchia, la Mamma, la Beata Vergine Addolorata scende le scale. Inizia il pellegrinaggio, attraversando le strade e poi il ponte per andare nel borgo nuovo fino alla chiesa di S. Francesco, al mattino. Continua nel suo peregrinare in città per poi tornare nel pomeriggio nella Taranto vecchia.

it.wikipedia.org/wiki/Settimana_santa_di_Taranto