© TUTTI I DIRITTI RISERVATI ©
Tutto il materiale nella mia galleria NON PUO' essere riprodotto, copiato, modificato, pubblicato, trasmesso e inserito da nessuna parte senza la mia autorizzazione scritta.
Si prega di NON scaricare e usare le mie foto in mancanza di una mia autorizzazione scritta.
Tutti i miei lavori sono protetti da Copyright (©), si prega di mandarmi una mail se si desidera comprare o usare uno qualunque dei miei lavori.
Grazie
LE FOTOGRAFIE SONO IN VENDITA
THE PICTURES ARE FOR SALE
Il Pellegrinaggio dell’Addolorata è uno dei momenti più emozionanti e solenne della Settimana Santa di Taranto.
A mezzanotte, si apre il portone della chiesa di San Domenico (nella città Vecchia) e compare il troccolante che sarà seguito dal corteo sacro poi la Beata Vergine Addolorata si affaccia dal tempio maggiore dando inizio a una processione che segna il cammino penitenziale dei confratelli.
I Confratelli di San Domenico vestono con un sacco bianco, la mozzetta, un rosario per cintura e il capo coperto da un cappuccio fermato da una corona di spine, mentre sulle spalle cade un cappello, modello saturno. Sul lato sinistro della mozzetta essi recano una piastra metallica ovale con il volto dell'Addolorata e la scritta Mater dolorosa. Le poste, ossia le coppie di confratelli pellegrini, sono quindici.
Tre crociferi, ossia tre portatori di croci, gli unici confratelli scalzi simboleggiano le tre cadute di Cristo verso il Calvario; essi si intervallano nel corteo, alle poste – le coppie di confratelli incappucciati.
Le poste seguono le pesare, due ragazzini vestiti da confratelli senza cappuccio e cappello, che recano appesi al collo due pesi di legno, un rimando alle corde portate dai Flagellanti nel Medioevo, da cui pendevano pietre con cui essi si fustigavano fino a grondare sangue. Più semplicemente per altri quei pesi di legno simboleggiano il peso dei peccati di ogni uomo. Tutto il corteo procede al ritmo delle struggenti Marce Funebri con cui si svolge la nazzecata, ossia il lentissimo incedere ondulato dei confratelli scandito dal suono della troccola, una tavoletta di legno composta da maniglie di legno che viene ruotata in senso alternato producendo un "tric trac" , da cui forse deriverebbe il termine "troccola" come onomatopea, che comunque ha radici greche da tròcalos. Un privilegio dunque riconosciuto al troccolante che vibrando la troccola afferma il suo compito, talvolta in forme esibitorie, di accelerare o ritardare il passo del corteo.
Il momento più emozionante è l'apparizione dell'Addolorata, una statua bellissima della metà del Seicento, molto espressiva, una icona che catalizza su di sé lo sguardo collettivo, vestita di nero e che sofferente vagherà tutta la notte in cerca del figlio, dalla città vecchia al Borgo e dal Borgo alla Città Vecchia per rientrare nel primo pomeriggio.
Qualche ora dopo alle 17 si apre il portone della Chiesa del Carmine nel Borgo di Taranto e ha inizio la Processione dei Misteri.
La Settimana Santa di Taranto è un evento religioso e culturale di grande importanza per la città. Ogni anno, a partire dalla Domenica delle Palme, la città si trasforma in un palcoscenico dove i fedeli e i turisti possono assistere a riti antichi che affondano le radici nei secoli, in particolare durante il periodo della dominazione spagnola nel sud Italia.
drintle.com/la-settimana-santa-di-taranto-puglia-pasqua-e...